Reportages dal Mondo

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Oggi vogliamo condividere con voi un reportage di Olivia Dehez pubblicato sulla rivista francese Causette, segnalataci dalla nostra amica Antonella che vive in Francia. Richmond è una città della California tormentata da tutti i mali dell’America povera: disoccupazione, delinquenza, degrado, inquinamento, razzismo.

Perché parlarvi di una delle tante realtà al mondo afflitta da problemi sociali e vittima degli interessi delle grandi multinazionali? Perché Richmond sembra che abbia trovato qualcuno disposto a combattere contro quei mostruosi colossi che a quanto pare hanno conquistato buona parte del nostro mondo, con irreversibili conseguenze sulla vita degli individui. Scrive la giornalista Olivia Dehez:  È in questo inferno che Gayle McLaughlin ha trovato il suo paradiso. Gayle Mc Laughlin è il sindaco di Richmond dal 2004, nel 2010 è stata riconfermata. Cos’ha fatto di tanto eclatante?É arrivata laddove ancora nessun leader politico mondiale ha osato spingersi, sfidando senza alcuna fortezza dorata che la protegga, due avamposti finanziari che hanno messo radici nella sua città: le banche (Wells Fargo e Deutsche Bank) e il colosso petrolifero Chavron. Nella città californiana si pagano ancora le conseguenze dei subprimes concessi a 9 centesimi per l’acquisto delle case. Sulla base di una legge, votata quest’estate dal consiglio municipale,il comune prevede di  riacquistare i crediti ipotecari di 640 famiglie insolvibili, vittime dei creditori. Le case, acquistate al prezzo di mercato, saranno rivendute ai loro proprietari a un prezzo fino a tre volte inferiore a quello attualmente richiesto dalle banche. Con o senza il loro accordo, le banche saranno escluse dall’equazione e le famiglie alleggerite di una parte del debito. La rivista di ricerca, Mother Jones ha scritto che questa piccola città americana potrebbe diventare il peggior incubo di Wall street.

Accanto alle banche, troviamo la seconda compagnia petrolifera americana, la Chevron, che gestisce la raffineria piazzata a cinque chilometri dal centro della città. André Soto coordina l’associazione ecologista Communities for a Better Environment che ,da dieci anni combatte la Chevron, contro cui ha intrapreso un processo, vinto nel 2009, per ostacolare un progetto di espansione dell’azienda. Il destino di Richmond e della Chevron è strettamente connesso. Primo contribuente locale con più di 25 milioni di tasse versate ogni anno,la compagnia, stabilitasi nel 1902, esercita un ascendente storico sulla comunità. Alla fine degli anni ’90 la Chevron si è fatta carico di formare gli impiegati municipali nella gestione del budget!

Mentre la Chevron inquina e avvelena, gli eletti, in collaborazione con le varie associazioni, hanno fatto una scelta ecologica. Sponsor di una impresa di pannelli solari, il consiglio municipale, lo scorso novembre, ha votato un decreto che condanna i prodotti OGM; offrendo inoltre possibilità di lavoro ai carcerati.

 Nel 2011, il sindaco ha fatto naufragare un progetto di espansione della prigione della contea, reindirizzando i soldi verso un programma di reinserimento dei detenuti più anziani. Più recentemente, ha approvato un decreto che vieta la menzione della casella giudiziaria nei dossier per la ricerca del lavoro.

Obiettico di Gayle Mc Laughlin , alla fine del suo mandato, tra un anno, è dimostrare ai colossi della banca e dell’industria che i loro piedi sono d’argilla.

Bella lezione, di cui poco parlano i giornali, per i “grandi” della politica che da anni sembrano con fatica riuscire a prendere una posizione contro i poteri delle banche e delle multinazionali, continuando a “fare affidamento” sui cittadini. Dimostrazione che i modi per combattere il mondo invisibile della finanza ci sono, forse manca la volontà.

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